Marco Tamanti. Candidato alle Primarie del 18 Gennaio 2009
 
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Il 18 gennaio, per Cattolica, scegli il futuro

Cara Elettrice, caro Elettore, sono Marco Tamanti, ho 37 anni e mi presento alle elezioni primarie del 18 gennaio che dovranno scegliere il candidato del PD alla carica di Sindaco di Cattolica. Oltre duecento persone hanno firmato per sostenere la mia candidatura, uomini e donne di ogni età e professione.

Sono affezionato a valori come la giustizia, la solidarietà, il rigore morale, valori antichi ma attuali, che ho appreso in famiglia da quando ero bambino grazie a mio padre che, militante del Pci, faceva il volontario alle feste dell'unità. Sono entrato in politica 4 anni fa, come consigliere comunale dei Democratici di Sinistra. Ho visto da un lato una città aperta e dinamica, che produce sviluppo, idee, solidarietà, dall'altro una politica chiusa, che frena tutto ciò che di nuovo si cerca di fare. Una politica molto litigiosa, che ha diviso una città che invece vuole tornare ad essere unita.

Ho scelto di candidarmi perché, anche a Cattolica, è tempo di cambiare. E' tempo di aprire una pagina nuova, con nuove energie, nuove idee e nuove persone al servizio della città. Penso ad un futuro con meno cemento e più ambiente, ad un turismo fatto di hotel ecologici, auto elettriche e qualità urbana; ad una città pulita e sicura, dove i bambini possano tornare a giocare in strada. Penso ad una città ricca di nuovi servizi per gli anziani e di possibilità, per i giovani, di coltivare il proprio talento e realizzare le proprie aspirazioni. Penso, ancora, ad un Comune trasparente, che elimini le spese inutili per occuparsi di più delle cose che servono.

Le idee per il futuro ci sono. Le hanno i cittadini, i nostri imprenditori, chi lavora nei servizi, chi si dedica al volontariato. Quello che occorre è una classe politica capace, che le trasformi in azioni concrete. Ci sono due cose (oltre all'onestà) che un sindaco deve avere: la capacità di ascoltare e il coraggio di decidere. Io penso di averle. La professione che svolgo, di ingegnere informatico, mi porta ogni giorno ad esaminare seriamente i problemi e a cercarne le soluzioni, in modo concreto.

Cattolica è sempre stata una città un po' migliore delle altre. Con un piede nel presente e l'altro nel futuro. Lo è stata negli anni cinquanta e sessanta, quando con il turismo ha saputo rinascere dalla guerra, negli anni settanta e ottanta, quando ha realizzato scuole, asili, un Ospedale più grande e servizi culturali di assoluta qualità, fino agli anni novanta, quando ha saputo diventare ancora più bella e attraente. Una Città che si è sempre innovata senza perdere mai la propria identità.

Il mio motto è "Una Città in Comune": perché credo in una città unita, che affronti assieme le sfide e condivida le opportunità. Una città che partecipi attivamente alle scelte amministrative che la riguardano. Una Città in Comune significa anche che nessuna persona è un'isola e ognuno di noi, per crescere, ha bisogno degli altri.

Il discorso, naturalmente, vale anche per me. Per fare ciò che ho in mente per Cattolica non basta di certo un Sindaco e nemmeno un partito. Ci vuole una Città.